
Avamposto (serie II – n. 3)
UNO SPECCHIO DI SALVEZZA
Per Lorenzo Calogero
dicembre 2025
pp. 154
ISBN 978-88-946899-5-2
€ 20,00 (incluse le spese di spedizione)
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«Avamposto», nella sua versione cartacea, nasce alcuni anni fa con l’intento di approfondire e rivalutare l’opera e l’eredità culturale di Lorenzo Calogero (1910-1961). Il numero monografico che la rivista giunge oggi a presentare a lettori, appassionati e studiosi chiude dunque idealmente un cerchio e si pone come un unicum: sia nell’essere progettualmente e interamente dedicato al poeta calabrese, sia per la varietà e qualità degli interventi saggistici offerti nella prima parte del volume, sia per la ricca scelta di testi calogeriani che costituiscono la seconda parte, strutturata non al modo di un’antologia cronologica ma piuttosto come una prospettiva di lettura – una proposta di letture, molteplici: una sorta di libero compendio che attinge a un corpus estremamente vasto, discontinuo e in larga misura ancora inedito o pressoché irreperibile e sconosciuto.
Con approcci e strumenti di analisi diversi, le scritture critiche raccolte in Uno specchio di salvezza sono accomunate dalla volontà di liberare la figura e l’opera di Lorenzo Calogero dal labirinto di equivoci in cui continuano a trovarsi rinchiuse, in parte a causa del tormentato percorso esistenziale e dei meccanismi di difesa e auto-occultamento, autosabotaggio, da egli stesso messi in atto, in parte per le fuorvianti modalità del “caso letterario” esploso all’indomani della sua morte, che hanno pesantemente condizionato la ricezione di una voce lirica di complessa definizione, all’apparenza estranea al canone italiano novecentesco (Sergio Bertolino, Nell’infinita lava). Il nodo cruciale di una impubblicabilità e una controbellezza radicalmente vissute – subite, più che perseguite –, e costitutivamente antitetiche a qualsiasi logica editoriale e posizionamento sociale, sono al cuore degli approfondimenti di Roberto Portas (L’automa Calogero, di taglio dichiaratamente filosofico) e di Riccardo Deiana (Calogero poeta assente, poeta scandaloso, che sviluppa le sue considerazioni a partire da un’acuta indagine fra i carteggi dei poeti e poeti-editori contemporanei). Teresa Martino, partecipe dei luoghi di vita e da lungo tempo studiosa del poeta, ne fornisce una preziosa testimonianza dall’interno («Ma chi, il pazzo?». Un racconto melicucchese); Gisella Blanco enuclea i temi principali della sua poetica, riferendosi – anche per opposizione – ad alcuni protagonisti della poesia del secondo Novecento e oltre (L’angelo e il fanciullo. Sulla poetica calogeriana), Giovanna Menegùs ne esplora la componente visionaria, e le ascendenze dantesche (La cuspide splendente. Calogero visionario).
Le illustrazioni, come di consueto, portano la firma di Luca Tommasi.


