PAUL WÜHR
Poesie scelte
***
Quando a morire sei
andata il fiore in mano
tu a
morire mi hai recitato
oggi la tua nascita tu
passata accanto oggi sei
tutta sgretolata dentro di me
la polvere
perché non canta
***
Per quanto
il vento in
te si poggi
tu sei la quiete
pensa semplicemente
non tutto è quiete
solo in te
è la quiete
fatta di vento
***
Per questo
noi finiremo sempre
più per perdere
materia in lui che
ci
frequenta come spirito finché
noi per
Dio da questi suoi
occhi una volta
ci dobbiamo guardare
e uscire
completamente fuori di
senno
***
Così
che io debba confessarmi dunque
eppure
la coscienza sporca di
aver dormito
con questa donna
contemporaneamente
allorché scrissi questo niente
in vita è
impossibile ama come
ho ferito in questo
modo quel che amo
veramente la
Poesia
***
Inoltre
se si considera che ancora
siamo nel presente
senza conoscere
il prima e il poi
dovremo uscire tutti
perfino e anche
innumerevoli volte da noi
in questa
vita per poterne davvero
morire molto
***
Se
oggi lei come una chiave
fiorisce
dall’adrenalina e apre
il nostro prato un
fiore e che
fortuna si dischiude
da desideri soltanto
dietro di lei
chi sa come
qui
in giardino io la
sento cantare
***
Cara
anima dice lui a lei
all’altro polo è
la tua carne spirito dunque
dipendono l’una dall’altra
ed entrambi sono da qualunque
parte tu li interpelli
ora spirito ora
carne come posso
io presumere ancora
anima in te e
amarti con tutta l’anima se
tu in effetti
già in quanto carne sei
tutta spirito oppure
spirito sempre e ancora tutta
carne
***
Ma
neppure ti voglio diverso
da come sei dice lei io
così a fondo con me in te voglio
essere un’Altra fino a
quando io all’altra estremità di me
sarò te che cosa sarà
di te vuoi così a fondo
con me in te di
quest’Altra essere finché tu all’altra
estremità di te sarai me
***
Tu
sai le sirene
divine creature fanno
della
musica la brama
gli uomini ascoltano loro
si lasciano
ascoltare per
deludere loro
lasciano
che gli uomini trovino
la morte che loro stesse
non
muoiono
***
Quando
io divenni una sirena accanto
a te entrambi iniziammo dunque ad
attirarci a proferire le cose
peggiori nelle orecchie degli
esseri umani contro
la vita come contro la morte
come contro Dio come contro
tutto quel che porta al piacere oppure
al piacere pone fine oppure lo
esclude

Paul Wühr (1927-2016) è nato a Monaco, in Germania, ma ha vissuto parte della sua vita in Italia. Maestro elementare in Baviera, negli anni del dopoguerra inizia a dedicarsi alla scrittura, pubblicando il suo romanzo d’esordio Embryonen (tra il 1954 e il 1957) e lavorando ai primi testi per la radio. Nel settembre del 1963 il Westdeutscher Rundfunk trasmette il suo radiodramma Das experiment. L’editore di Monaco Carl Hanser pubblica le sue opere a partire dagli anni Settanta: il romanzo Gegenmünchen (1970), il ciclo di poesie Grüss Gott ihr Mütter ihr Väter ihr Töchter ihr Söhne (1976), quindi Rede. Ein Gedicht (1979), il romanzo Das falsche Buch (1983), il diario Der faule Strick (1987), nuove poesie Grüss Gott, Rede (1990), poi Luftstreiche. Ein Buck der Fragen (1994) e il volume Salve Res Publica Poetica (1997). Numerosi sono i riconoscimenti ottenuti tra i quali ricordiamo: nel 1971 il Premio radiofonico dei Kriegblinden, nel 1977 il Literatur–Förderungspreis della città di Monaco, nel 1984 il Premio della Città di Brema, nel 1990 il Premio Petrarca e il Premio Ernst Meister, mentre la Bayrische Akademie der schönen Künste gli ha conferito nel 1997 il Grosser Literaturpreis.
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Testi selezionati da Il corpo e la parola (trad. di R. Novello, Crocetti, 2002)