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HAIZI
Poesie scelte

Sposa


Capanne di casa, bacchette, un orcio d’acqua chiara

e tutti i giorni a venire

tutti gli addii

rifulgono per te


Oggi

non dico nulla

lascio parlare gli altri

lascio il barcaiolo parlare su fiumi lontani

c’è un lume

sono gli occhi cupi del fiume

che brillano

questo lume oggi dorme nella mia stanza


passato questo mese, apriamo le porte

alcuni fiori sbocciano alti sugli alberi

alcuni frutti maturano profondi in terra.



Uccello con un’ala


Uccello con un’ala perché vuoi volare?

Perché

testa rivolta a cielo e terra

sdraiato su molteplici scarni raggi di luce


Bodhi, Bodhi ricorda

le pietre

come tante facce appiattite dal cielo

tutte sconosciute

ammassando metà mondo

tastando intorno

afferrerai un pezzo

ma romperai l’altro.


Uccello con un’ala perché vuoi volare?

E io perché

bevo la mia ombra

mi strappo i capelli per farne ali

e andare via?


Senza sapere se sia già notte

traversare i propri palmi è più difficile

                                       di traversare i muri altrui

Uccello con un’ala

perché vuoi volare?


Fiori in carne

sgorgano acqua

socchiudo gli occhi e abbandono

i cuori e il mondo a lungo abitati


voi non vi destate dal sonno

e io perché

perché voglio volare?



Matrimonio sul mare


I palmi blu

della baia

sognano relitti e isole

file di alberi maestri

nel vento si amano

e si separano


il vento increspa i tuoi

capelli

una piccola rete bruna

mi copre le guance

non vorrei mai liberarmene


o forse come nelle leggende

noi siamo i primi

due

ad abitare oltre i declivi d’Arabia

in un giardino di mele

serpente e raggi di sole cadono assieme nel torrente

eccoti qui

una luna verde

ti tuffi nella cabina della mia giovane barca.



Autoritratto


Lo specchio è una ciotola

sul tavolo

il mio viso

è la patata nella ciotola

Ecco, escono da terra

queste dolci ossa



Pensando a una vita passata


Zhuang Zi lava le mani nell’acqua

finito di farlo, sui palmi una distesa silenziosa

Zhuang Zi lava il corpo nell’acqua

il corpo è un pezzo di stoffa

pieno dei suoni che

vanno e vengono dalla superficie d’acqua


Zhuang Zi desidera mischiarsi

alle belve che fissano la luna

Le ossa di pollice in pollice

crescono come rami

sopra e sotto l’ombelico


ma forse Zhuang Zi sono io

tocco un po’ la corteccia

verso il suo corpo

gentile

gentile e tormentato

la luna mi sfiora


come fossi nudo

come entrassi e uscissi

nudo


mia madre è come una porta, mi apre fragile.



Sonetto: luna di notte


Scostando il bosco

il sole versa sangue

nel lume


Siedo quieto

nel mio villaggio

dove tutti vivono


Tutto è com’è sempre stato

tutto è conservato

sui volti tristi della gente

di generazione in generazione


e io come

i miei avi

sono un pozzo scavato ai posteri.

Tutta la tristezza attinge alla mia acqua profonda e misteriosa.



Mezza poesia


Sei mia

mezza poesia

ami metà col cuore

nascondi metà col corpo

sei mia

mezza poesia

che nessuno cambi una parola



Cieco


Mani nel frutteto

non più solitarie

le due mie mani

fecondano altre mani.



Sonetto: corona


Amore mio

ragazza di fiume

i tuoi capelli si son fatti foglie

le tue braccia si son fatte tronchi


Se non puoi essere mia moglie

diventerai certo la mia corona

che porterò come i grandi poeti del mondo

e attorciglierò le tue belle foglie sulla mia arpa e faretra


Tetto d’autunno  peso del tempo

autunno, sei dolce e amaro

fai fiorire le pietre a mo’ di corona


Tetto d’autunno, sei dolce e amaro

satura l’aria una corona

un acre profumo di lauro e di mandorli spaccati.



Davanti al mare, sboccia la primavera


Da domani, sarò un uomo felice
nutrirò cavalli, spaccherò legna, girerò il mondo
da domani, penserò al grano e alla verdura
ho una casa, davanti al mare, sboccia la primavera


Da domani, scriverò a ogni parente
dirò loro quanto sono felice
la felicità a me raccontata dal fulmine
io la dirò a ogni uomo


A ogni fiume ogni montagna darò un dolce nome
Sconosciuto, benedico anche te
desidero tu abbia un radioso futuro
desidero coroni i tuoi sogni d’amore
desidero tu trovi gioia in questo mondo
io solo desidero davanti al mare sbocci la primavera.

Haizi, nome d’arte di Zha Haisheng, è stato uno dei più famosi poeti cinesi dopo la Rivoluzione Culturale. Nato nel 1964 cresce in una zona rurale fino all’età di quindici anni quando si trasferisce a Pechino per frequentare l’università. Dopo la laurea lavorerà per l’Università Cinese di Scienze politiche e Legge. Fin dai primi anni di università Haizi scrive poesie che vengono inviate a riviste ma solo raramente pubblicate. Il 26 marzo 1989 si suicida sdraiandosi sui binari del treno. La sua morte diventa presto un gesto simbolo capace di creare un vero e proprio culto attorno alla figura del poeta e le poesie, pubblicate postume, guadagnano subito un enorme successo.



*

Testi selezionati da Un uomo felice (trad. di F. De Luca, Del Vecchio, 2019)

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