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Title

trad. dallo spagnolo di Antonio Bux

***


Quando penso al mistero della notte,

immagino il mistero del tuo corpo,

che della notte è solo un modo d’essere;

io so per certo che il corpo che ti abita non è

se non l’oscuro del tuo corpo; e questa oscurità

si irradia nel segno della notte.

Nelle conche infinite del tuo corpo

esistono regni d’oscurità infiniti;

e è qualcosa che invita a meditare.

Questo corpo, chiuso, intimo e proibito;

questo corpo, temibile e alieno,

e indovinato mai, mai presagito.

E è come uno splendore, o come un’ombra:

si fa solo sentire da lontano o di nascosto,

e con una solitudine estrema, che non ti pertiene.

E si fa solo sentire con un fremito, una febbre,

e con un dolore che non ti pertiene.

Se qualcosa mi sorprende, è l’immagine

che m’immagina, a distanza;

si ascolta un respiro al mio interno. Il corpo

respira al mio interno.

L’oscurità mi accora – la notte del corpo

mi accora. Il corpo della notte e la morte

del corpo, sono cose che mi accorano.



***


E mi domando:

Che cosa è il tuo corpo? Non so

se qualche volta ti sei chiesto

che cosa è il tuo corpo.

È una soglia grave e ardua.

Mi sono accostato una volta al mio corpo;

comprendendo che mai

lo avevo visto, anche se lo portavo addosso,

gli ho domandato chi era;

e una voce, nel silenzio, mi ha detto:

Sono il corpo che ti abita, e sono qua,

negli oscuri, e ti affliggo e ti vivo, e ti muoio.

Ma non sono il tuo corpo. Sono la notte.



***


Rimani tutto il tempo nel profumo dei monti

quando il sole si ritrae,

e mi pare di ascoltare il tuo respiro nel fresco dell’ombra

come un pensoso addio.


Per la tua partenza, che è come un incendio, si compatiranno

queste chiare immagini

cullate dal vento della sera qui e in lontananza;

io ti accompagno con il rumore delle foglie,

guardo per te le cose che amavi

– l’alba non annienterà il tuo passo, sei visibile.


19/01/2021

Pardiez

LA CONTEMPLAZIONE DELL’OMBRA.
TRE TRADUZIONI DA
JAIME SÁENZ

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