LASCIARE
In che modo la Parola, il generico,
Raffigura ciò che ci unisce?
La notte si spande sul mare,
E attraverso il sartiame soffia il vento.
IMPOTENTE
A terra, a bordo: è tutto, tutto è uno,
Un vento e una marea finale.
Ciò che i giorni danno prodighi, me lo leva
L’Eternità.
ALLA FONTE
Un giardino fiorito, un angolo d’ombra,
Dove il sole tesse i suoi prodigi.
Tutto ciò che cerco impotente,
Trova qui un bimbo che gioca.
LA LUCE
Candele votive, stelle, sole e luna,
Che sono sul tavolo o in cielo.
Tutti irradiano una sola luce:
L’ombra del Volto di Dio.

Jacob Israël de Haan (1881-1924) fu uno scrittore, poeta, giurista e giornalista ebreo-olandese. Nel 1919 emigrò in Palestina dove, il 30 giugno 1924, venne assassinato da un membro del movimento di liberazione Hagana, che lo accusava di ostacolare il sionismo e di collaborare con gli arabi. È considerato un precursore di Amnesty International – per l’attenzione data, nel 1912 e 1913, alle condizioni dei prigionieri politici nelle carceri russe – e del movimento di emancipazione omosessuale. Quartine (trad. di Patrizia Filia, Di Felice, 2021) è la sua raccolta più conosciuta.
*
Immagine di copertina: A. Tassi (attribuito a), Mare in tempesta con barca all’ormeggio, 1620 ca.
06/02/2025
