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Fare strada dietro casa
stretta che sbiadisce
tra il grigio dei cartelloni
la carta strappata
in lembi che suonano
sul metallo colpito dal vento.
Devi ricordare che
la città ha mani
e un fuoco, ti tocca nei pensieri
quando rientri
verso interno rosso Marte.
Così ora, nel pulviscolo
i fanali confondono la vita
e il sangue è anima.
Ti disorienta.
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Potremmo far asciugare la pelle
oppure bagnarla, e tuffarci con occhi aperti
essere alla deriva o incontrarci
dove si baciano mani e la verità viene urlata
come da bambini nella grotta ombrosa
giocare a fare eco e tornare di corsa in sé
con la paura dietro le spalle, grande
come un mostro marino. Arriva presto
essere adulti. Dovremmo tornare indietro
crescere il basilico sul balcone, con le foglie
lanceolate a colpire i sensi, un gesto a conservarne
il valore; forse è nel tempo la felicità.
***
Portarsi dentro il cielo
contratto uno sguardo
– respirare ansia verde –
pulviscolo di pini frantumati
e sentire tutt’intorno
il lascito animale.
Interferenze, muscoli tesi
un fendente taglia l’aria
e mi apre il cuore in due.
Non ho paura di morire.
Rosaria Ragni Licinio (Taranto, 1978) è poetessa, pittrice e giornalista. Ha fondato il lit-blog «Poesia e altre Parole» e lavora in ambito editoriale. Alcune sue poesie sono presenti in antologie e riviste sia nazionali che internazionali, tra le quali Amori Liquidi (Edit@, 2017), «Metafory Współczesności» (Polonia, 2018), «Advaitam Speaks Literary», vol. III, issue II (India, 2019) e «Frequenze Poetiche» (2021). Interno rosso Marte (Gattomerlino Superstripes, 2021) è la sua raccolta d’esordio.
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Fotografia © Guia Besana
27/05/2022