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Notte, spegni ciò che brucia,
dammi pieno oblio,
sii con me benevola, o notte,
compi il tuo dolce ufficio,
a te, sì, io m’affido.
Ma la notte è saggia e potente,
più saggia di me e più potente del giorno.
Ciò che non può alcuna forza terrena,
dove pensiero e senso, ostinazione e lacrime
falliscono,
questo la notte a piene mani versa
su di me.
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Morte.
Vieni, ora, festa suprema
sulla via per l’eterna libertà,
morte, rompi le gravose
catene e le mura
al nostro effimero corpo
e alla nostra anima accecata,
perché finalmente vediamo
ciò che qui non c’è dato di vedere.
Libertà, a lungo ti cercammo
in disciplina, azione e sofferenza.
Ora morendo, proprio te riconosciamo
nel volto di Dio.
[...]
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[...]
Notte e silenzio.
Ascolto.
Passi e grida delle guardie, soltanto,
il riso sommesso, di due amanti lontani.
Ascolti nient’altro, tu pigro dormiente?
Ascolto della mia stessa anima
tremito e dubbio.
Nient’altro?
Ascolto, ascolto,
come voci, come grida,
come urla per zattere di salvataggio,
muti pensieri notturni
dei miei compagni di sventura vigili, sognanti.
Ascolto l’inquieto cigolio dei letti,
ascolto catene.
Ascolto come uomini insonni
si torcono e si stirano,
anelano alla libertà e ad azioni rabbiose.
Quando il sonno li coglie all’albeggiare incerto
mormorano sognanti di figli e donne.
Ascolto lieti sussurri
di ragazzi adolescenti,
che si nutrono con sogni infantili.
Li ascolto aggrapparsi alle coperte loro
e nascondersi dall’incubo spaventoso.
Ascolto il sospiro e il respiro debole dei vecchi,
che nel silenzio si preparano al grande viaggio.
Essi videro giustizia ed ingiustizia
venire e andare,
ora voglion vedere l’incorruttibile, l’eterno.
[...]
Dietrich Bonhoeffer (1906-1945) – di cui qui si propongono tre brani tratti da Poesie (a cura di A. Melloni, Marietti1820, 2023) – è uno fra i massimi teologi del XX secolo. Pastore evangelico, figura di spicco della Chiesa “confessante” che rifiuta il nazismo, diventa resistente ed è arrestato per il fallito attentato a Hitler. I suoi scritti, nati nella libertà e nella detenzione che precede l’impiccagione nel carcere di Flossenbürg il 19 aprile 1945, aprono una nuova stagione della comprensione della fede e del suo senso, che parla ancora oggi e pungola la vita cristiana e delle chiese.
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Immagine di copertina: Remo Brindisi, Il processo al cardinale Mindzenty, 1958
12/12/2023