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***


E a tavola viene una luce azzurra

sul tardi e poi si aprono

le pareti a fiore: diminuisce

il palmo della notte.


È così lunga l’estate.



***


Buttati sui letti trascorriamo

il resto della notte. Lo sentite

questo caldo incastrato negli omeri?


Finché dura,

avremo lo stesso volto.



***


Ho come natura un disegno

breve, che tracolla, diventa

rovina e non ha nessuno stile. Ho, hai

visto allungarsi le unghie

bruciare i millenni trascorsi

di foglie –


qui solo ti perdi nei loro

movimenti d’ombra, ultimi segni

che non si equivalgono.



***


Viene da ogni forma nera del mondo

uno specchio, per il sigillo

delle cose. Mi abbandono. La

narice dilatata. Ho sepolto viaggi, appuntamenti

di unico rintocco –


questi sono gli esiti: alcune fioriture.

Luca Veronese è nato a Bari nel 1990. Vive a Berlino, dove si occupa di poesia e arti visive. Corpo fuori campo (minima, 2023) è il suo primo libro.



*

Fotografia © Jan Groover


08/11/2023

Nuovi versi

POESIE DA
“CORPO FUORI CAMPO”
DI LUCA VERONESE

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