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Era giugno il tempo della prima volta
dell’incrocio in alto al vertice,
delle cose viste e non sapute.
Un odore di ferro quello che avevi dentro,
sembrava aprisse varchi e poi barriere.
Ogni guerra è una pace che si è arresa?
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L’erba cresce anche dove non è attesa.
Giunge, raggiunge, corre su
fino alla cima che si è fatta bianca
e non ha più sorprese.
Prima di dicembre si compie il rito dell’inizio.
Sono racconti di corse andate e anni persi
quando tutto deve ancora essere compiuto.
Porti incisi i segni del piombo
la tensione eretta della spina dorsale.
Profezie di un altro tempo,
uno slancio senza sconti che si regala al giorno.
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Lo spaccarsi della crepa
l’umidità che cresce e alleva rose.
I piedi svelti, i passi indietro,
il tuo segreto a lato
come un pugno lo racconti nella notte.
È il tremore di chi ha scelto di cadere
scampato il precipizio, a poco a poco.
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Basterebbe il silenzio rotto della sera,
la materna pazienza dell’acqua,
una veglia che tenga a riparo le polveri.
Non è una terra straniera
quella che ti asciuga gli occhi
nell’istante della confessione che cade
e non c’è rumore che sappia farsi sordo
intorno a questa stanza senza più illusione.
Riparo lo spazio con la calma della parola,
maneggio gli eventi con cura.
Francesca Marica vive a Milano dove esercita la professione di avvocato. Poeta e artista visiva, è attiva in Italia e Francia. Il suo Concordanze e approssimazioni (Il Leggio, 2019) è stato segnalato al Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano e ha ottenuto importanti riconoscimenti. Fa parte della giuria del Premio letterario internazionale Franco Fortini e del Premio nazionale Gianmario Lucini. Traduce dall’inglese, dal francese e dallo spagnolo; recenti i suoi lavori su Francisca Aguirre, Anne Carson, Alejandra Pizarnik, Roberto Juarroz e Louise Glück. Collabora e ha collaborato con «Argo», «Poesia del Nostro Tempo», «Carte nel Vento», «Imperfetta Ellisse», «Carteggi Letterari», «Rebstein», «Le nature indivisibili». Di prossima pubblicazione un nuovo volume di poesie, uno di prose poetiche e un libretto d’artista realizzato a quattro mani con una scultrice contemporanea.
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Fotografia © Venetia Dearden
25/06/2021