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Inediti

SIMONE MIGLIAZZA

UNA MISURA


Cosa dovrei fotografare allora?

Quello che vuoi proteggere,

dicevano più o meno così e c’era

un discorso sul tempo,

nulla di troppo nuovo se vogliamo

e che resta fra gli altri

un tema interessante nonostante

non ci si possa fare

molto. Dicevano

come il dolore

ci renda umani e questo

sì, potrebbe essere

un elemento su cui lavorare

– vederci adesso, mentre

moriamo e questo

questo morire che ci tiene insieme

farne una cosa da potere credere

una misura.

Ed è evidente che le due cose

siano vicine

e che quando dice

vorrei che tutto tornasse com’era

non è il fratello il problema o la casa

ma la continua perdita

e il segno della vita naturale.



POESIA CHE NON È PER TE


Se non c’è un mare che valga l’altro, oggi

è per te, per il suono

che sembrava venire dalle pietre

e perfino per il pranzo

che non è stato nulla di speciale.

E pure qui fra tutti, pure qui

lontano, in questo porto che è infinita-

mente piccolo dedito com’è

al traffico locale

mi sembra di capire che fra l’acqua

e me, esattamente in mezzo

ci sia quell’idea

del mare e che saperlo

mi porti a dire per due volte è bello

guardando la bandiera

o i sassi che sono uguali per la riva

e per il fondale.



POESIA DEL PUNTINO E DI ALTRE COSE TERRIBILI


La dolcezza è come un tratto accessorio in M. – il turgore delle labbra un caso, gli occhi sotto ai capelli, ai vestiti sportivi. Per anni ha bevuto acqua con limone ogni mattina. Le hanno trovato un puntino alla pleura. È una cosa passata come il fatto che il padre la convinse che Madonna esistesse in un concerto a Torino, anni fa.


Può essere accaduto

di andare al mare, di essersi

trovati lì per caso assieme ad altri

per qualcosa successo

per tutti, prima


di ridere di cose realmente tristi o di dirne di terribili, cattive. Per esempio, M. sparse il covid pur di assistere a un concerto atteso dodici anni.

Nessuno si sconvolse. C’era forse l’idea di essere uguali, che il male tocchi tutti e che, se eravamo lì il motivo, certo, potesse essere quello.




Simone Migliazza è nato nel 1982 e insegna musica nella scuola secondaria. Nel 2022 ha pubblicato Poesie della voce nuova (puntoacapo). Suoi testi sono presenti in diversi blog letterari. Ha tradotto dal catalano per «Bottega Portosepolto» alcune poesie di Miquel Martí i Pol.



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Fotografia © Alessandra Sanguinetti


16/05/2025

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