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Inediti

ELEONORA RIMOLO

***


Per due giorni il vento ha cercato l’entrata

delle nostre tane, senza fermarsi, notte

e giorno un unico grido tra le ante, la stessa

elemosina pretesa con una lingua sconosciuta

che non conosce traduzione ma solo spavento:

è straniero il tuo silenzio dopo lo schianto

del vaso sopra al davanzale, è una cosa

che si crepa dentro le spire del grecale,

come le gambe gracili si frantumano

dentro gli spilli dei dissuasori e poi servono

anni di orrore e di ricostruzione, carezze

e riposo per assorbire il trauma, per attrarlo

dentro un’altra faccia con altri occhi,

che non sono più i tuoi.



***


Resta infelice chi fugge tra l’erba

che rompe il cemento e infesta la pietra:

sale e calcare calcificano la bocca, corrodono

le fughe tra i mattoni, eliminano per sempre

ogni foglia ostile. Per questo crescere

è impossibile: quando lo stelo si spezza

tu rimani paralizzato come in quella foto

dei tuoi dodici anni – un insetto atrofizzato

leggero come una briciola dentro il cassetto

che aspetta un ultimo soffio per tornare

ad una cecità più nobile della nostalgia,

ad un oblio più furioso della malattia.



***


Il mare qui è un composto semplice, arancio

liquefatto nell’atmosfera, gas che annega

e brucia tutto: questo è l’odore di un’altra

vita, cresciuta al margine di una memoria non mia,

aliena fantasia di un attimo che sposta l’asse

mutando sogni e pianeti, senza distanza.

A volte lo sento in uno svoltare di strada,

appartiene a un passante, al suo stare

in un giorno reale: forse sono tornati

davvero gli dèi e tu non senti più il vuoto

nella pancia ma profumi di miti, stagioni

immortali, eroi che travasano la superficie

nel nero abissale e saltano, di nuovo, per amore.




Eleonora Rimolo (Salerno, 1991) è Dottore di Ricerca in Studi Letterari presso l’Università di Salerno. In poesia ha pubblicato: La resa dei giorni (Alter Ego, 2015 – Premio Giovani Europa in Versi), Temeraria gioia (Ladolfi, 2017 – Premio Pascoli L’ora di Barga; Premio Civetta di Minerva) e La terra originale (pordenonelegge – Lietocolle, 2018 – Premio Achille Marazza; I poeti di vent’anni. Premio Pordenonelegge Poesia; Premio Minturnae). Con Giovanni Ibello ha curato Abitare la parola. Poeti nati negli anni ’90 (Ladolfi, 2019). Con alcuni inediti ha vinto il Primo Premio Ossi di seppia (Taggia, 2017) e il Primo Premio Poesia Città di Conza (Conza, 2018). È Direttore per la sezione online della rivista «Atelier». È Direttore delle collane di poesia Letture Meridiane ed Aeclanum per la Delta3 edizioni.



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Fotografia © Ren Hang


21/05/2021

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