
Inediti
DAVIDE COLLETTA
***
Cosa vuoi che sia
la vita – il mio cuore
prudente, il legno duro
dei pensieri.
Con calma, cava prima la corteccia
e gettala sui rami – conta le retrovie, i passi che mi hai dato –
la cima sarà il midollo, gli anni il sangue
caldo rovesciato.
***
Silenzio
perché è tormento
ogni parola detta per controllo.
Non si ha, non si possiede
nulla, se non un nulla
ripetuto
a sfinimento. – Fatica al piede,
tremore alla parete, un numero
dato alla luce
del cuore umano.
***
Sogno un respiro, o anche meno.
Un soffio che ritorni
la coscienza che niente può
l’uomo contro il marzo degli odori.
(E cosa posso io?)
Domani è senza più segreti.
Eppure non ho gettato che un occhio
oltre il vetro e la pianura.
Davide Colletta è nato ad Ascoli Piceno nel 1999. Attualmente frequenta l’ultimo anno del corso di laurea in Lettere moderne presso l’Università di Macerata. Nel 2018 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie Sogni di cartapesta (Itaca).
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Fotografia © Fred Herzog
12/03/2021