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Angelo Andreotti (1960) vive e lavora a Ferrara. Ha pubblicato sette libri di poesie, tra i quali: Parole come dita (Mobydick, 2011); Dell’ombra la luce (L’arcolaio, 2014 – intr. di Matteo Bianchi e postfaz. di Duccio Demetrio); A tempo e luogo (Manni, 2016); L’attenzione (puntoacapo, 2019 – prefaz. di Antonio Prete). Ha inoltre pubblicato i saggi Il silenzio non è detto. Frammenti da una poetica (Mimesis, 2014) e Il nascosto dell’opera. Frammenti sull’eticità dell’arte (Italic, 2018), nonché la raccolta di racconti Il guardante e il guardato (Book Salad, 2015 – intr. di Flavio Ermini e postfaz. di Patrizia Garofalo). Fa parte del Consiglio scientifico del Centro Nazionale di ricerche e studi autobiografici della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Per «Avamposto» cura la rubrica Cadenze d’inganno.

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